L’artigianato artistico è uno dei tratti distintivi di Firenze, riconosciuto in Italia e in tutto il mondo, oltre ad essere il legame tra la cultura fiorentina e lo sviluppo economico della città. Non è possibile pensare a Firenze senza gli artigiani; senza di loro, la città non sarebbe quella che è oggi, perché per secoli sono stati sia i protagonisti sia la fonte della sua crescita culturale, sociale ed economica.
Quando parliamo di artigiani, parliamo di orafi, artisti del mosaico, ceramisti, restauratori di dipinti e legno, sarti, lavori artistici di vetro, incisori, incisori del legno e metallo, argentieri, doratori, artigiani del ferro e molti altri. La sopravvivenza degli artigiani (quasi tutti anziani) in una zona con una forte vocazione all’attività artigianale come la nostra, con la loro ricchezza di abilità e conoscenze, è a rischio di estinzione. La loro sopravvivenza è strettamente legata allo scambio generazionale che può avvenire solo attraverso il trasferimento di tecniche e competenze alle generazioni più giovani e all’introduzione della tecnologia.
Nonostante la crisi, l’attività artigianale locale rimane saldamente radicata nel territorio, di conseguenza c’è una necessità pervasiva di riscoprire, proteggere e preservare questi antichi mestieri, attraverso iniziative volte a migliorare e trasmettere conoscenza per garantire la professionalità e la continuità di questi mestieri con le nuove generazioni. È anche chiaro da diversi studi che per molti anni l’arte e l’artigianato sono state una realtà statica, giustamente radicata nel suo passato, ma poco incline alle possibilità e agli scenari del presente e del futuro. Allo stesso tempo, quindi, oggi l’artigianato è un’attività il cui successo dipende sempre più dalla capacità di coniugare tradizione e innovazione. Un’altra caratteristica tipica del metodo di lavorazione del piccolo artigiano fiorentino è la realizzazione dell’oggetto, nel nostro caso orafo, senza passare per la fase di progettazione, con il risultato che, spesso, è necessario rifare il lavoro dall’inizio con evidente perdita di tempo e risorse finanziarie. La situazione che emerge è quindi quella di un patrimonio di conoscenze e abilità a rischio di estinzione. Molti famosi artigiani a Firenze sono morti senza eredi e con loro è morta anche la loro arte. Se queste abilità non vengono trasmesse e rimesse sul mercato con nuovi criteri, sono destinate all’estinzione. Un altro tema importante è l’ideazione di un modo di vendita adatto alle realtà sociali ed economiche contemporanee.
Rossella Bianchi, Direttrice di Metallo-Nobile