Per quanto riguarda il settore calzaturiero, le nuove tecnologie hanno cambiato nettamente i metodi di lavoro tradizionali. Sotto si può vedere un progetto di Earl Stewart chiamato “The Bit Shoe” in cui coesistono il modo di lavorare tradizionale e l’innovazione: la suola è stata creata dalla scansione 3D della pianta del piede di un cliente, quindi è stata stampata in 3D in forma di reticolo dalla struttura organica che conferisce alla superficie un’elasticità sufficiente a seguire i movimenti del piede. L’innovazione incontra la tradizione nella parte superiore della scarpa, realizzata con pelle tagliata al laser e assemblata a mano.
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Possiamo trovare un altro utilizzo esemplare della scansione e della stampa 3D in un prodotto inventato dal marchio “Ecco”: una soletta in silicone stampato in 3D che garantisce il comfort del cliente durante l’uso. Per crearlo vengono analizzate con test e scansione 3D le piante dei piedi del cliente; l’azienda vende anche scarpe, quindi oltre al prodotto comune, i clienti possono scegliere di avere una soletta personalizzata con un sovrapprezzo.
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Un altro marchio che coinvolge la tecnologia nella sua linea di produzione è “DIS”, “Design Italian Shoes”. Quest’azienda fornisce ai negozi di scarpe un dispositivo che chiamato “Totem Touch Screen”. “I clienti mettono i piedi nella parte inferiore di questo dispositivo per farli scansionare. Utilizzano quindi un touch screen per selezionare uno stile di scarpa e personalizzarlo, dal colore ai materiali, ai tipi di suola fino agli occhielli e ai lacci. Sono possibili milioni di combinazioni. Possono essere aggiunti anche monogrammi e iscrizioni personalizzate.”
A questo punto, la tecnologia incontra il lavoro tradizionale: la scansione 3D viene inviata al marchio italiano e i componenti vengono prodotti come richiesto da rinomati artigiani del centro Italia in dieci giorni.
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Fonti:
[1] http://www.spicytec.com/2013/06/3d-printed-hybrid-shoe-concept.html
[2] https://www.economist.com/science-and-technology/2018/05/24/shoemakers-bring-bespoke-footwear-to-the-high-street